Questa è una pagina dedicata a letture che mi interessano e che quindi condivido con voi. Non saranno tutti titoli dedicati esclusivamente al problema ambientale, ma anche ad uno sguardo d’insieme sulla società e sul nostro tempo, al nostro benessere. La pagina verrà aggiornata periodicamente, quindi vi invito a visitarla ogni tanto per scoprire le novità. Tutti i libri presentati, salvo dove diversamente indicato, sono in vendita su Amazon e i link rimandano appunto alla pagina di acquisto corrispondente. Se doveste incontrare errori o link che non funzionano, vi prego di lasciarmi una nota nei commenti. Grazie 🙂

Ho sentito parlare per la prima volta di questo libro in occasione della presenza del suo autore nel corso della trasmissione PiazzaPulita condotta da Corrado Formigli. Si tratta di La società signorile di massa, di Luca Ricolfi, un importante sociologo e politologo italiano. L’ autore offre una intelligente e allo stesso tempo sconvolgente lettura della nostra società, sulla base della situazione socio-economica attuale. Si parla addirittura di nuova società feudale, di infrastrutture di stampo paraschiavistico, degli effetti del progressivo annientamento della scuola.

Come può una società signorile essere anche di massa? Con questa paradossale definizione, Luca Ricolfi introduce una nuova, forse definitiva, categoria interpretativa, che scardina le idee correnti sulla società in cui viviamo. Oggi, per la prima volta nella storia d’Italia, ricorrono insieme tre condizioni: il numero di cittadini che non lavorano ha superato ampiamente il numero di cittadini che lavorano; l’accesso ai consumi opulenti ha raggiunto una larga parte della popolazione; l’economia è entrata in stagnazione e la produttività è ferma da vent’anni. Questi tre fatti, forse sorprendenti ma documentabili dati alla mano, hanno aperto la strada all’affermazione di un tipo nuovo di organizzazione sociale (…). L’Italia è un caso unico o anticipa quanto accadrà su larga scala in Occidente? E, soprattutto, qual è il futuro di una società in cui molti consumano e pochi producono? (fonte: Amazon.it)

L’ Occidentalizzazione del Mondo di Serge Latouche. Il fallimento dello “sviluppo”, cioè la constatata impossibilità di ripetere nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo quel complesso di trasformazioni che hanno poertato all’opulenza dell’Occidente, si lascia dietro una vera e propria catastrofe di cui si tarda a misurare l’ampiezza. (…) L’espansione dell’Occidente risulta essere piuttosto il trionfo di un modello universale, quasi una megamacchina tecnico-scientifica che impone al di fuori di qualsiasi possibilità di controllo i propri imperativi mercantili, che non l’effetto di un diretto dominio militare e/o economico (…) Per niente nostalgico delle culture tradizionali, l’autore individua nella rielaborazione autonoma di elementi del modello occidentale una delle speranze del “doposviluppo”. (Fonte: quarta di copertina, L’Occidentalizzazione del Mondo, Serge Latouche.